Dopo la Solfatara, i Campi Flegrei (vedi il post Napoli in quattro giorni) se avete la possibilità di allungare la vacanza a Napoli di un altro giorno vi propongo Procida che si trova proprio di fronte a Pozzuoli: con il traghetto ci arrivate in 35 minuti.
Si ha un po’ la tendenza di considerare Procida come la sorella povera di Ischia e Capri; ma l’isola più piccola del Golfo di Napoli è ricca di fascino e di storia. E se poi, come me, amate la letteratura e il cinema è una specie di invito a nozze.
Dal mare ci appare subito il suo profilo frastagliato, le case variopinte inframezzate da sprazzi di verde.
Il fascino di Procida colpì Elsa Morante che nel 1955 all’ombra dell’agrumeto dell’allora hotel Eldorado ebbe l’ispirazione per L’isola di Arturo, il romanzo che le valse il premio Strega.
L’isola di Arturo è la storia di un ragazzo di Procida, orfano di madre, che trascorre l’adolescenza aspettando il ritorno del padre girovago. E passeggiando fra le viuzze variopinte riconosciamo subito gli scorci che la scrittrice ci descrive:
“Su per le colline verso la campagna, la mia isola ha straducce solitarie chiuse fra i muri antichi, oltre i quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali. Ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole, coperte di ciottoli e conchiglie, e nascoste tra le grandi scogliere.” [Elsa Morante, L’Isola di Arturo]
Per visitare l’isola possiamo seguire i passi di Arturo che in un momento del romanzo sale fino a Terra Murata, l’abitato più antico della città. Partendo dal Santuario di Santa Maria delle Grazie anche noi come Arturo prediamo da qui la Salita Castello, una stradina a picco sul mare che costeggia la scogliera, e raggiungiamo la piazza di Terra Murata.
Dalla letteratura la cinema: Procida è stata il set de “Il postino” l’ultimo film con Massimo Troisi. Il set non era nel porto principale ma in un porticciolo nascosto nel paesino della Corricella, una meraviglia di case variopinte, stradine e vicoletti, lontano dal caos. E’ qui che si trova secondo me la vera atmosfera dell’isola: affacciata sul porto, troverete la Locanda del Postino dove nacque l’amore fra Massimo Troisi e l’allora giovanissima Maria Grazia Cucinotta; potete fermarvi per il pranzo o anche solo per un caffè, ne vale davvero la pena.
E poi una sosta alla spiaggia del Pozzo Vecchio (ormai denominata la Spiaggia del Postino): tuffatevi in mare e nuotate! A riva il fondale non vi sembrerà un granchè, ma dopo qualche bracciata troverete l’acqua cristallina, scoprire grotte e scogliere.