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Alpi Monte Rosa cosa vedere a Macugnaga

Alpi Monte Rosa cosa vedere a Macugnaga?

Alpi Monte Rosa cosa vedere a Macugnaga? – Macugnaga, situata ai piedi della maestosa parete est del monte Rosa che è la più alta delle Alpi nel versante piemontese (Nord Italia), è un angolo di Paradiso.

Il suo cuore è caratterizzato dalle case antiche e splendidamente tenute del popolo Walser. Come mai queste case Walser si trovano a Macugnaga? Perché il popolo Walser decise di vivere in questi luoghi dopo essere emigrati, a partire dall’anno 1000, dalle aride terre a nord del fiume Rodano in Germania.

A Macugnaga portarono le loro tradizioni, la loro cultura e la difficile arte di vivere nelle zone di montagna. Qui tutto profuma di storia e un esempio è la chiesa parrocchiale che risale alla fine del settecento.

A partire dal 1700 a Macugnaga iniziò una vera corsa all’oro. La miniera d’oro della Guglia si può ancora visitare per conoscere le durissime condizioni di lavoro a cui erano soggetti i minatori.

Macugnaga è anche buon cibo. Nei tipici ristoranti si possono gustare piatti della cucina locale e con panorami così belli e aria pulita, tutto potrà essere gustato col palato e con gli occhi.

Cosa vedere a Macugnaga?

Ecco alcune delle migliori cose da vedere e fare a Macugnaga:

  1. Passeggiata partendo da piazza Municipio per vedere il bel panorama e le case tipiche della zona.
  2. Seggiovia per arrivare al Belvedere (2000 metri)
  3. Visita alla miniera
  4. Visita alla casa Walser (Borca)
  5. Funivia per arrivare al Moro
  6. Passeggiate seguendo i vari sentieri segnalati

Passeggiate di montagna

Da Macugnaga ci si può mettere in marcia per il Lago delle Fate, un’escursione per gli amanti della natura che evoca molte fantasie. È un luogo molto frequentato da famiglie perché per i bambini vivere così a contatto con il verde, gli animali e l’acqua è sicuramente molto stimolante.

Anche i genitori possono trascorrere momenti piacevoli, comunque sono numerosi anche gli escursionisti che preferiscono continuare la loro marcia nei numerosi sentieri della zona.

Un’esperienza da non perdere è anche la salita alla località “Belvedere”, proprio davanti al ghiacciaio del Monte Rosa.  Al Belvedere c’è un rifugio con un ottimo Ristorante annesso dove si possono consumare dei prelibati pranzi e cene, serviti da personale gentile e preparato. Si può salire al rifugio del Belvedere sia percorrendo un sentiero di montagna e sia prendendo una seggiovia, tutti e due partono dal parcheggio di Pecetto (Macugnaga).

All’inizio il sentiero è abbastanza largo e sale lentamente, penso che potrebbe essere percorso anche da una macchina fuoristrada, ma poi si fa stretto e sale più rapidamente a zig/zag, come un vero sentiero di montagna. In alcuni punti il sentiero costeggia degli impetuosi ruscelli d’acqua, con un’acqua melmosa e di colore bruno che indica che viene dal ghiacciaio del Monte Rosa che si sta sciogliendo.

Per arrivare al Belvedere ci vogliono mediamente 2 ore di normale camminata e comunque ci si arriva abbastanza stanchi, ma pronti ad entrare al rifugio per riposarsi e dissetarsi e per prepararsi al succulento pranzo al ristorante del rifugio.

Naturalmente chi non vuole o non è in grado di salire a piedi può prendere la più comoda seggiovia.

Seggiovia per arrivare al Belvedere

Da Macugnaga puoi prendere la seggiovia per arrivare in un bellissimo punto panoramico dove puoi trovare anche un ristorante direttamente affacciato su questo bel panorama. E’ sicuramente una delle cose più belle da fare qui a Macugnaga.

Alpi Monte Rosa cosa vedere a Macugnaga? Seggiovia per arrivare al Belvedere

E’ importante sapere che la seggiovia arriva prima ad una fermata intermedia, Pecetto Alpe Burki, e poi arriva al Pecetto Belvedere. Noi ti suggeriamo di arrivare fino al Belvedere ed anche i nostri riferimenti sono tutti relativi al Belvedere.

Prezzi seggiovia Pecetto Belvedere

Costo seggiovia andata e ritorno per Pecetto Belvedere: 15 euro per adulto, 65+ anni 13 euro, 4-14 anni 8 euro, 0-3 anni 1 euro.

Prezzi verificati ad Agosto 2023.

Dove parcheggiare per prendere la seggiovia?

Proprio davanti alla seggiovia puoi trovare un parcheggio dove parcheggiare l’auto. Il parcheggio è a pagamento.

Ci sono delle colonnine di ricarica per auto elettriche nel parcheggio davanti alla seggiovia?

Sì il parcheggio sopracitato è dotato di una colonnina per la ricarica delle auto elettriche da 100 chilowatt.

Racconto e descrizione della seggiovia per Pecetto Belvedere

Per farti capire meglio com’è la seggiovia per arrivare al Pecetto Belvedere ti raccontiamo e descriviamo la nostra esperienza. Stiamo parlando di un giorno di Agosto 2023, quindi in estate.

È il mese di agosto e siamo al parcheggio di Pecetto (frazione del comune di Macugnaga – VB a 1365 m di altezza) alle pendici del monte Rosa nelle Alpi e abbiamo parcheggiato la macchina proprio davanti alla seggiovia che ti porta al Rifugio Belvedere (a quasi 2000 m d’altezza). Da notare che tale parcheggio di Pecetto è dotato anche di una colonnina per la ricarica delle auto elettriche da cento chilowatt.

Abbiamo acquistato il biglietto, costo di circa 15 EUR per adulto, e ci siamo seduti comodi sulla seggiovia per salire al Belvedere in tranquillità godendoci l’imponente panorama delle Alpi tutt’intorno a noi col massiccio del monte Rosa (4634 m di altezza) proprio davanti a noi.

Mentre saliamo con la seggiovia, vediamo sotto di noi persone che invece salgono o scendono dal Belvedere a piedi percorrendo un largo sentiero che d’inverno si trasforma in una pista da sci. Dalla seggiovia vediamo anche altre persone che fanno il percorso in mountain bike.

Sia noi in seggiovia che le persone che stanno salendo a piedi dobbiamo arrivare alla tappa intermedia dell’Alpe Burki (1613 m di altezza) dove finisce il primo tratto della seggiovia dove si cambia per il secondo tratto fino al Belvedere (quasi 2000 m di altezza).

Anche il largo sentiero, che d’inverno si trasforma in una pista da sci, finisce alla tappa intermedia ed al suo posto inizia un differente sentiero di montagna molto più stretto ed impervio che zigzagando ti porta al Belvedere e dove si vedono molte meno biciclette mountain bike.

Mentre saliamo in seggiovia possiamo vedere sotto e tutto intorno a noi scenari che cambiano in continuazione: prati, boschi, rocce e sullo sfondo il maestoso massiccio del monte Rosa. In alcuni tratti possiamo vedere anche un torrente che nasce dalla sorgente del “Fontanone”, che raccoglie le acque subglaciali, ma che secondo una leggenda nascerebbe nella “Valle Perduta”, al di là del monte Rosa. D’inverno tale torrente può diventare ghiacciato e ricoperto dalla neve, mentre d’estate le acque limacciose provenienti dallo scioglimento dei ghiacciai del monte Rosa scorrono impetuose a valle riempiendo il silenzioso ambiente circostante col suono dell’acqua e di altri naturali rumori facendoti così godere la vivacità della montagna.

Ogni tanto la seggiovia rallenta o si ferma per permettere il carico/scarico delle merci che devono andare o venire dal Belvedere oppure per permettere alle persone più anziane di salire o scendere dalla seggiovia più comodamente e più in sicurezza; si può anche approfittare di tali momenti per osservare con più cura gli splendidi paesaggi intorno a noi e magari scattare qualche bella foto e/o girare qualche video in tranquillità.

Se nelle stagioni fredde predomina il colore bianco della neve o argento/grigio del ghiaccio, nelle stagioni più calde il colore verde e poi arancione/marrone prendono il sopravvento: tutti colori rilassanti che ti permettono di sintonizzarti al meglio con la natura.

Man mano che si sale con la seggiovia si riescono a vedere meglio le varie cime del massiccio del monte Rosa con i loro perenni ghiacciai (almeno alcuni loro pezzi, misti a roccia nuda, che riescono ancora a resistere allo scioglimento dovuto al cambiamento climatico).

In questo mese di agosto stiamo salendo vestiti con una camicia a maniche lunghe mediamente pesante oppure con una felpa, mentre d’inverno è assolutamente consigliabile indossare abiti pesanti con sopra un giubbotto e indossare dei guanti e magari anche una bella sciarpa perché il freddo diventa pungente.

All’inizio del secondo tratto della seggiovia abbiamo anche avuto il piacere di passare sopra a delle mucche che pascolavano in libertà facendo suonare i loro campanacci che riempivano con il loro suono tutta la vallata. Le mucche erano tranquille e non si lasciavano disturbare dalla seggiovia, alcune erano intente a mangiare l’erba del pascolo, mentre altre a ruminare l’erba appena mangiata; per loro era come se la seggiovia non esistesse e non si curavano affatto che noi le osservassimo.

Nel secondo tratto, la seggiovia alterna tratti in rapida salita dove vengono attraversati boschi composti di pini Mughi e di larici con tratti più pianeggianti dove vengono attraversati spazi aperti di verdi prati e da dove è possibile ammirare meglio le rocce della parete Est del monte Rosa mischiate con il ghiaccio rimasto dei ghiacciai, con in primo piano quello del Belvedere.

Al termine del secondo tratto della seggiovia si arriva proprio di fronte al Rifugio Belvedere, a 1932 m di altezza, che comprende anche un ristorante dove si possono gustare dei piatti molto prelibati e bere dei selezionati ed ottimi vini, il tutto consumato all’aperto su un ampio balcone/terrazza da dove si può ammirare il ghiacciaio del Belvedere e tutta l’imponenza del massiccio montagnoso del Rosa e di altre cime alpine. Naturalmente qui sono state fatte innumerevoli foto ricordo di noi e del meraviglioso paesaggio alpino. Tutti noi siamo concordi che siamo in un posto veramente speciale e dove ci sentiamo più vicini alla natura e rilassati.

Mentre aspettiamo l’ora di pranzo prendiamo un aperitivo correlato da un’ottima originale piadina romagnola.

Ecco altri piatti che puoi gustare:

  • risotto con erbette di montagna e noci
  • coniglio di tonno
  • lingua tagliata fine con salsa verde ed insalata
  • polenta concia con funghi
  • tagliolini fatti in casa con peperoni verdi e ragù di galletto

In conclusione possiamo rispondere con cognizione di causa alla domanda “Vale la pena salire al Belvedere, con la seggiovia oppure a piedi, e fermarsi a mangiare all’omonimo Rifugio?”

La risposta è assolutamente affermativa: vale sicuramente la pena andare al Rifugio Belvedere in seggiovia e poi fermarsi lì per pranzo. Infatti tale cosa ti può offrire: attività sportiva, panorami imponenti e meravigliosi, cibi deliziosi e ottimi vini. Una giornata passata molto bene.

Come vestirsi per la seggiovia?

In estate possiamo vestirci con una maglietta o una felpa a maniche lunghe medio-pesanti, mentre in inverno è assolutamente consigliabile indossare abiti caldi con sopra una giacca e guanti e magari anche una bella sciarpa perché il freddo è pungente.

Visita alla miniera

A partire dal 1700 a Macugnaga iniziò una vera corsa all’oro. La miniera d’oro della Guglia si può ancora visitare per conoscere le durissime condizioni di lavoro a cui erano soggetti i minatori.

Casa Walser

Il cuore di Macugnaga è caratterizzato dalle case antiche e splendidamente tenute del popolo Walser. Come mai queste case Walser si trovano a Macugnaga? Perché il popolo Walser decise di vivere in questi luoghi dopo essere emigrati, a partire dall’anno 1000, dalle aride terre a nord del fiume Rodano in Germania.

A Macugnaga portarono le loro tradizioni, la loro cultura e la difficile arte di vivere nelle zone di montagna. Qui tutto profuma di storia e un esempio è la chiesa parrocchiale che risale alla fine del settecento.

A Macugnaga c’è proprio una casa museo. Ecco dove si trova:

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