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Il Partenone di Atene tra fascino, storia e saccheggi

Partenone di Atene – Il Partenone si erge protagonista sull’Acropoli di Atene e gode di ottima fama. E’ stato progettato e realizzato a regola d’arte. A prima vista possiamo però rimanere lievemente delusi perché risulta un po’ spoglio.

Questo è vero soprattutto se non se ne conosce la travagliata storia. Per questo motivo ecco qualche informazione sul Partenone di Atene che ti potrà essere utile per capire qualcosa in più in merito a questo affascinante tempio.

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Il Partenone di Atene: la sua importanza

Il Partenone di Atene è un tempio in stile ionico dedicato alla dea Atena Parthenos. Era l’edificio più importante del programma di Pericle di restaurazione del santuario dell’Acropoli dopo il saccheggio effettuato dai Persiani a seguito della guerra del 480 A.C.

Il Partenone fu costruito tra il 447 ed il 438 A.C. e le sculture decorative furono completate nel 432 A.C.

Gli architetti del tempio erano Iktinos e Kallikrates. Fidia invece si occupò della supervisione artistica. Collaborando con altri scultori progettò e creò le numerose sculture decorative del tempio tra cui la statua della dea Atena fatta di avorio e oro.

Nei secoli seguenti diverse furono aggiunti altri dettagli al Partenone in qualità di offerte votive. Le più caratteristiche erano: lo scudo di bronzo di Alessandro Magno e le lettere in bronzo della dichiarazione degli ateniesi.

Lo scudo di bronzo di Alessandro Magno era stato offerto per celebrare la vittoria nella Battaglia del fiume Granico nel 334 B.C contro l’impero persiano. Lo scudo fu appeso lungo l’architrave est, come si può capire dai grandi buchi rettangolari. Sempre lungo l’architrave est c’erano le lettere in bronzo della dichiarazione degli ateniesi in onore dell’imperatore romano Nerone del 61.

Il Partenone: tempio, chiesa e minareto.

Nel terzo e quarto secolo il Partenone di Atene fu distrutto da un incendio dalla tribù tedesca di Heruli nel 267 o dai Visigoti di Alarico nel 396. Durante il primo periodo cristiano, circa nel sesto secolo il Partenone fu convertito in una chiesa dedicata alla “Santa Saggezza” e nell’11esimo secolo alla Vergine Maria.

Durante la costruzione dell’abside cristiano andò persa la scena centrale del frontone est raffigurante la nascita di Atena. Nel 1204 il crociato francese, il duca De la Roche assediò Atene e convertì il monumento nella chiesa cattolica di Notre Dame.

Quando gli ateniesi si arresero agli ottomani nel 1458 il tempio divenne una moschea con un minareto.

Una storia travagliata: tra guerre e saccheggi

Nel 1687 durante l’assedio da parte delle truppe veneziane del generale Francesco Morosini una palla di cannone colpì direttamente l’interno del Partenone di Atene che nel frattempo era usato dagli ottomani come magazzino per le polveri da sparo. La terribile esplosione fece esplodere il tetto e distrusse un lungo lato del tempio, come anche parte delle sue sculture.

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Il danno più grave al monumento si ebbe però tra il 1801 ed il 1802 quando Thomas Bruce, conte di Elgin, rimosse la maggiore parte delle sculture dal tempio. Questo non solo provocò un impoverimento del tempio dal punto di vista artistico ma anche ne compromise una parte della struttura.

Come fu possibile? Corrompendo la guarnigione turca dell’Acropoli e impiegando squadre dell’artista italiano G.B. Luisieri, Elgin Rimosse e trasportò in Inghilterra 19 sculture, 15 metope e 56 blocchi del fregio segati dal Partenone, oggi esposti a Londra al British Museum.

Se vuoi maggiori dettagli della storia del Partenone a partire dal 1400 leggi il seguente post: Riassunto Partenone.

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